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SOPRINTENDENZA BENI
ARCHEOLOGICI DEL LAZIO E
DELL’ETRURIA MERIDIONALE
Dott.ssa Alfonsina Russo
Tagliente
BOLSENA
1-22 maggio 2016
1a Campagna di scavo
“Porta Capite” – loc.
Poggetto
DIREZIONE:
Archeologo, Dott Enrico Pellegrini (S.B.A.L.E.M)
ASSISTENTE DI SCAVO e
RILIEVI IN 3D: Egidio Severi (S.B.A.L.E.M.)
SUL CAMPO: Gruppo
Archeologico Velzna “Alessandro Fioravanti” – Bolsena
Motivazioni convergenti della ricerca
Il Gruppo Archeologico Velzna
“Alessandro Fioravanti”, fin dalla sua costituzione, aveva come obiettivo la
ripresa della ricerca archeologica a Bolsena. L’area di “Porta Capite”, che non risultava essere mai
stata indagata, si presentava come il punto ideale da cui poter far ripartire
la ricerca, poiché poteva fornire la possibilità di risolvere il problema della
datazione della cinta muraria bolsenese.
Con umiltà e anche un po’ di timore, già dal 2014 il
Consiglio Direttivo del G.A. Velzna espose al Soprintendente, Dott. Enrico
Pellegrini, l’intenzione di cimentarsi in questa impresa, indipendentemente dal
risultato che ne sarebbe scaturito. Offrendo massima collaborazione e
disponibilità, ci si rese conto che il sito di “Porta Capite” costituiva un
obiettivo comune, tanto per il G.A. Velzna quanto per la Soprintendenza.
Così,
dopo due anni e tanto lavoro preparatorio, si è dato inizio alla prima campagna
di scavo.
(G.A.Velzna)
“La cosiddetta Porta Càpite fu
casualmente messa in luce da un violento temporale nel 1960; successivamente
acquisita al Demanio dello Stato, negli ultimi anni era stata completamente
obliterate dalla vegetazione e dall’interro. Le fotografie effettuate all’epoca e i rilievi eseguiti da F. Fagliari
Zeni Buchicchio, dando conto della monumentale struttura, la configurarono come
una porta “a corridoio” con torretta per maggiore protezione, realizzata con
blocchi di tufo posti di testa e di taglio, alcuni dei quali con segni di cava
profondamente incisi. Benché in buona parte manomessa da interventi di spoliazione
effettuati all’inizio del secolo scorso, l’indagine si propone di portare alla
luce le strutture già menzionate e anche di individuare una stratigrafia
inerente la costruzione utile per datare con più accuratezza la realizzazione
della cinta muraria di Bolsena.” (Dott. E Pellegrini)
Il racconto della campagna di scavo per immagini
Lavoro preparatorio del terreno
con interventi di taglio delle piante di superficie e pulizia, eseguiti in varie fasi sia nel 2015 che nel 2016
L'intervento dei mezzi meccanici è stato necessario per la ricerca delle strutture murarie e dei piani scavo
I rilievi classici e in 3D
Il lavoro sul campo dei soci
volontari è stato eseguito con la direzione dell' Archeologo Dott. Enrico Pellegrini e la
costante presenza dell’assistente di scavo, Egidio Severi
I primi risultati
“I primi risultati ottenuti sono
andati ben oltre le previsioni più ottimistiche. I lavori hanno, infatti,
riportato in luce i resti di una torre monumentale, la cui presenza è da
collegare, molto probabilmente, con l’esistenza di una vicina porta di accesso
alla città. Le dimensioni della struttura conservata (m 5,50 x 6, per
un’altezza di oltre 6 metri), collegata ad un muro di circa m 10 di lunghezza
con blocchi di m 0,80 x 0,50 x 0,50, ne fanno un unicum nel quadro delle strutture militari dell’Etruria interna del
III-II sec. a.C.
Importanti anche i materiali
recuperati fino a ora all’interno e all’esterno della struttura. In uno strato
di riempimento a rinforzo della torre sono stati rinvenuti numerosi frammenti
di vasi a vernice nera del III sec. a.C., alcuni dei quali con bolli, e scarti
di lavorazione di un’officina che lavorava l’osso, situata poco lontano. Da uno
strato non in posto proviene, invece, la figurina miniaturistica di un quadrupede,
realizzata in argilla depurata, probabilmente un cavallo che doveva avere anche
il cavaliere realizzato a parte e numerosi frammenti ceramici di tipologia non
attestata finora a Bolsena. Lo scavo è al momento sospeso, ma
se ne prevede la ripresa dopo l’estate.
In questo periodo si provvederà a catalogare i materiali rinvenuti, al fine di
determinare una cronologia puntuale delle strutture.” (Dott. E. Pellegrini)
Il Consiglio Direttivo del Gruppo Archeologico Velzna desidera
ringraziare
Il Soprintendente, Dott. Enrico Pellegrini per aver preso
parte attiva al lavoro: con gli attrezzi del suo mestiere (trowel, pala, piccone e
carriola) non si è risparmiato e con pazienza e disponibilità ci ha trasmesso i
primi insegnamenti pratici su come affrontare uno scavo archeologico.
Il Dott. Fabiano T. Fagliari Zeni Buchicchio senza i cui
primi rilievi e ricerca storica il sito archeologico di Porta Capite non
sarebbe giunto fino a noi per rivedere la luce e dare il via, dopo anni, ad una
nuova indagine archeologica a Bolsena.
Tutti i soci volontari del G.A.Velzna che sono stati
presenti sul campo: chi dall’inizio alla fine, chi per qualche giorno e chi
solo per qualche ora, mettendo anima e corpo in questa prima vera e
indimenticabile esperienza.
Egidio Severi per l’assistenza e le informazioni tecniche,
nonché per le vivaci e animate “discussioni”
sotto il sole che hanno tenuto alto il morale del gruppo nonostante la
fatica.
I graditi ospiti
Prof. Adriano Maggiani (Università Ca’
Foscari - Venezia)
Dott.ssa Simona Rafanelli (Dir. Museo Isidoro Falchi -
Vetulonia)
Dott.ssa Valeria D’Atri (Soprintendenza Beni Archeologici Lazio e
Etruria Meridionale)
Dott. Pietro
Tamburini (Dir. Museo Territoriale del Lago di Bolsena)
Dott. Giuseppe Della
Fina (Dir. Museo Faina Orvieto)
Si ringraziano inoltre
Rilievi
Studio Geometra Michele Sportoloni (Montefiascone)
Macchine-movimento terra- logistica
Andrea Adami – Emanuele Lorenzini – Edilizia Daniela- Ditta
Idroedil di Luciano Puri- Ditta Mauro Paci – Tonino “Zigamele” Calvanelli
- Neno “del Principe” Puri – il Gruppo Archeologico Castrum Criptarum di Grotte di Castro
per aver fornito il nastro trasportatore
Analisi del terreno
Dott. Giuseppe Catalini di Eurocontrolli srl -Viterbo
Nerino Natali per aver messo a disposizione il trattore
Rodolfo Cerica Falegnameria per la realizzazione dei
cartellini in legno
Fabio Lorenzini per la fornitura di materiali in ferro
Casaccia Giuseppe Ortofrutta per la fornitura di cassette in
plastica
Maurizio Biserni di MB Grafica di Pitigliano per averci regalato lo striscione
Riccardo Adami che, con contributo a titolo personale, ha reso possibile la risoluzione di alcuni problemi logistici con l’aiuto di
altri privati cittadini
Bruno e Costanza da Poggio Moscini
Diego, la mascotte, come buon auspicio per le generazioni
future
Gli archeodogs
Ayla, Aaron e Deathy
DjI Phantom, il drone
La perseveranza è ciò che rende l’impossibile possibile, il
possibile probabile, e il probabile certo.
(Robert Half)
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