domenica 5 giugno 2016

1a Campagna di scavo "Porta Capite" Bolsena

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SOPRINTENDENZA BENI ARCHEOLOGICI DEL LAZIO E
 DELL’ETRURIA MERIDIONALE 
 Dott.ssa Alfonsina Russo Tagliente

BOLSENA
1-22 maggio 2016
1a Campagna di scavo
“Porta Capite” – loc. Poggetto

DIREZIONE: Archeologo, Dott Enrico Pellegrini (S.B.A.L.E.M)

ASSISTENTE DI SCAVO e RILIEVI IN 3D: Egidio Severi (S.B.A.L.E.M.)

SUL CAMPO: Gruppo Archeologico Velzna “Alessandro Fioravanti” – Bolsena


Motivazioni convergenti della ricerca

Il Gruppo Archeologico Velzna “Alessandro Fioravanti”, fin dalla sua costituzione, aveva come obiettivo la ripresa della ricerca archeologica a Bolsena. L’area di  “Porta Capite”, che non risultava essere mai stata indagata, si presentava come il punto ideale da cui poter far ripartire la ricerca, poiché poteva fornire la possibilità di risolvere il problema della datazione della cinta muraria bolsenese.
Con umiltà e anche un po’ di timore, già dal 2014 il Consiglio Direttivo del G.A. Velzna espose al Soprintendente, Dott. Enrico Pellegrini, l’intenzione di cimentarsi in questa impresa, indipendentemente dal risultato che ne sarebbe scaturito. Offrendo massima collaborazione e disponibilità, ci si rese conto che il sito di “Porta Capite” costituiva un obiettivo comune, tanto per il G.A. Velzna quanto per la Soprintendenza. 
Così, dopo due anni e tanto lavoro preparatorio, si è dato inizio alla prima campagna di scavo.
(G.A.Velzna)

“La cosiddetta Porta Càpite fu casualmente messa in luce da un violento temporale nel 1960; successivamente acquisita al Demanio dello Stato, negli ultimi anni era stata completamente obliterate dalla vegetazione e dall’interro. Le fotografie effettuate  all’epoca e i rilievi eseguiti da F. Fagliari Zeni Buchicchio, dando conto della monumentale struttura, la configurarono come una porta “a corridoio” con torretta per maggiore protezione, realizzata con blocchi di tufo posti di testa e di taglio, alcuni dei quali con segni di cava profondamente incisi. Benché in buona parte manomessa da interventi di spoliazione effettuati all’inizio del secolo scorso, l’indagine si propone di portare alla luce le strutture già menzionate e anche di individuare una stratigrafia inerente la costruzione utile per datare con più accuratezza la realizzazione della cinta muraria di Bolsena.” (Dott. E Pellegrini)


Il racconto della campagna di scavo per immagini

Lavoro preparatorio del terreno con interventi di taglio delle piante di superficie e pulizia, eseguiti in varie fasi sia nel 2015 che nel 2016  

                                                              





L'intervento dei mezzi meccanici è stato necessario per la ricerca delle strutture murarie e dei piani scavo













I  rilievi classici e in 3D










Il lavoro sul campo dei soci volontari è stato eseguito con la direzione dell' Archeologo Dott. Enrico Pellegrini e la costante presenza dell’assistente di scavo, Egidio Severi 















I primi risultati
“I primi risultati ottenuti sono andati ben oltre le previsioni più ottimistiche. I lavori hanno, infatti, riportato in luce i resti di una torre monumentale, la cui presenza è da collegare, molto probabilmente, con l’esistenza di una vicina porta di accesso alla città. Le dimensioni della struttura conservata (m 5,50 x 6, per un’altezza di oltre 6 metri), collegata ad un muro di circa m 10 di lunghezza con blocchi di m 0,80 x 0,50 x 0,50, ne fanno un unicum nel quadro delle strutture militari dell’Etruria interna del III-II sec. a.C.

Importanti anche i materiali recuperati fino a ora all’interno e all’esterno della struttura. In uno strato di riempimento a rinforzo della torre sono stati rinvenuti numerosi frammenti di vasi a vernice nera del III sec. a.C., alcuni dei quali con bolli, e scarti di lavorazione di un’officina che lavorava l’osso, situata poco lontano. Da uno strato non in posto proviene, invece, la figurina miniaturistica di un quadrupede, realizzata in argilla depurata, probabilmente un cavallo che doveva avere anche il cavaliere realizzato a parte e numerosi frammenti ceramici di tipologia non attestata finora a Bolsena. Lo scavo è al momento sospeso, ma se ne prevede la ripresa dopo  l’estate. In questo periodo si provvederà a catalogare i materiali rinvenuti, al fine di determinare una cronologia puntuale delle strutture.” (Dott. E. Pellegrini)



     


Il Consiglio Direttivo del Gruppo Archeologico Velzna desidera ringraziare

Il Soprintendente, Dott. Enrico Pellegrini per aver preso parte attiva al lavoro: con gli attrezzi del suo mestiere (trowel, pala, piccone e carriola) non si è risparmiato e con pazienza e disponibilità ci ha trasmesso i primi insegnamenti pratici su come affrontare uno scavo archeologico.  

Il Dott. Fabiano T. Fagliari Zeni Buchicchio senza i cui primi rilievi e ricerca storica il sito archeologico di Porta Capite non sarebbe giunto fino a noi per rivedere la luce e dare il via, dopo anni, ad una nuova indagine archeologica a Bolsena.

Tutti i soci volontari del G.A.Velzna che sono stati presenti sul campo: chi dall’inizio alla fine, chi per qualche giorno e chi solo per qualche ora, mettendo anima e corpo in questa prima vera e indimenticabile esperienza.

Egidio Severi per l’assistenza e le informazioni tecniche, nonché per le vivaci e animate “discussioni”  sotto il sole che hanno tenuto alto il morale del gruppo nonostante la fatica.

I graditi ospiti
Prof. Adriano Maggiani (Università Ca’ Foscari - Venezia)
Dott.ssa Simona Rafanelli (Dir. Museo Isidoro Falchi - Vetulonia)
Dott.ssa Valeria D’Atri (Soprintendenza Beni Archeologici Lazio e Etruria Meridionale)
Dott. Pietro Tamburini (Dir. Museo Territoriale del Lago di Bolsena)
Dott. Giuseppe Della Fina (Dir. Museo Faina Orvieto)

Si ringraziano inoltre 
Rilievi 
Studio Geometra Michele Sportoloni (Montefiascone)

Macchine-movimento terra- logistica
Andrea Adami – Emanuele Lorenzini – Edilizia Daniela- Ditta Idroedil di Luciano Puri- Ditta Mauro Paci – Tonino “Zigamele” Calvanelli -  Neno “del Principe”  Puri – il Gruppo Archeologico Castrum Criptarum di Grotte di Castro per aver fornito il nastro trasportatore

Analisi del terreno
Dott. Giuseppe Catalini di Eurocontrolli srl -Viterbo


Nerino Natali per aver messo a disposizione il trattore
Rodolfo Cerica Falegnameria per la realizzazione dei cartellini in legno
Fabio Lorenzini per la fornitura di materiali in ferro
Casaccia Giuseppe Ortofrutta per la fornitura di cassette in plastica
Maurizio Biserni di MB Grafica di  Pitigliano per averci regalato lo striscione 
Riccardo Adami che, con contributo a titolo personale,  ha reso possibile  la risoluzione  di alcuni problemi logistici con l’aiuto di altri privati cittadini 

Bruno e Costanza da Poggio Moscini

Diego, la mascotte, come buon auspicio per le generazioni future

Gli archeodogs
Ayla, Aaron e Deathy

DjI Phantom, il drone


La perseveranza è ciò che rende l’impossibile possibile, il possibile probabile, e il probabile certo.
(Robert Half)


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