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SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO
Per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo
e
l’Etruria Meridionale
Dott.ssa Alfonsina Russo Tagliente
Campagna di scavo
Porta Capite 2017
DIREZIONE:
Archeologa, Dott.ssa Maria Letizia Arancio (SABAP-E.M.)
ASSISTENTE
DI SCAVO e RILIEVI IN 3D; Egidio Severi
(SABAP-E.M.)
SUL CAMPO: Gruppo Archeologico Velzna “Alessandro Fioravanti”
SUL CAMPO: Gruppo Archeologico Velzna “Alessandro Fioravanti”
2-30 maggio 2017
2a Campagna di scavo
“Porta Capite” – loc. Poggetto
Il racconto per immaggini
La prima campagna di questo anno si apre con la
consueta ripulitura di tutto il terreno, seguita dai primi lavori indicati dal
Piano Sicurezza che prevedono la delimitazione di tutta l’area e l’esclusione
di porzioni della stessa. L’effetto visivo che si nota è quello di un percorso
a serpentina, che porta direttamente alla zona interessata dallo scavo. Sul
campo si svolge il corso sulla sicurezza
in cantiere, necessario per poter riprendere il lavoro di scavo che interessa
l’interno dell’area selezionata partendo
dalla fine lavori del 2016 (“torre”).
3a Campagna di scavo
2-28 ottobre 2017
“Porta Capite” – loc. Poggetto
PARTECIPAZIONE
STRAORDINARIA
Archeologo,
dott. Paolo Binaco
Assistente
Carlotta Saletti
Il racconto per immagini
L’inizio del secondo intervento coincide di nuovo
con la pulizia del terreno e dell’area di scavo. Le aree interessate dalla
ricerca sono due: una porzione interna della “torre” che si presenta da subito
molto impegnativa; e l’altrettanto impegnativa area presso il “banco roccioso”
che ha visto all’opera anche la
Soprintendente, Dott.ssa Maria Letizia Arancio.
In questa seconda campagna dell’anno, il Gruppo
Archeologico è affiancato dall’archeologo Dott. Paolo Binaco, assisitito da
Carlotta Saletti.
Una considerazione vale
per tutto l’insieme: per centinaia di
anni, il terreno in cui si trovano tutte
le strutture murarie risulta essere stato manomesso dall’opera umana e dalla
natura alluvionale del territorio. Pertanto l'acquisizione di dati e la conseguente ricostruzione archeologica richiederà studi
approfonditi e ulteriori ricerche che necessariamente dovranno proseguire al
fine di non vanificare ciò che si è iniziato e perdere, ancora una volta, un
importante frammento della storia di Bolsena. Così mentre il compito di
dipanare la matassa in merito a quanto è emerso fino ad oggi e a quanto
emergerà in futuro spetterà alle
relazioni degli archeologi, al Gruppo Archeologico Velzna ed ai suoi soci
volontari spetterà come sempre quello di
“muovere le montagne”.
RINGRAZIAMENTI
Il Consiglio Direttivo del Gruppo Archeologico Velzna
ringrazia
La Soprintendente,
Dott.ssa Maria Letizia Arancio, per aver proseguito la ricerca intrapresa nel
2016 dal Dott. Enrico Pellegrini, prematuramente scomparso.
Grazie di
cuore per aver accettato questa eredità, che è anche una sfida difficile e
stimolante nello stesso tempo.
Il Dott.
Paolo Binaco che, per un mese ed in forma del tutto volontaria, si è prestato a
Bolsena ed al Gruppo Archeologico Velzna.
Il
geometra Michele Sportoloni che, in forma gratuita, ha redatto il Piano Sicurezza e ha tenuto il conseguente
corso sulla sicurezza in cantiere.
Grazie a
Egidio Severi che, seppure più impegnato questo anno, ha fornito la consueta assistenza
e fatto volare DjI Phantom per i rilievi in 3D.
Grazie ai
geologi del Museo di Geologia e delle Frane di Civita di Bagnoregio
Un
ringraziamento speciale agli archeologi che hanno visitato l’area di Porta
Capite per il contributo di idee e gli incoraggiamenti ricevuti.
Grazie a Carlotta Saletti a cui auguriamo “in bocca
al lupo” per la tesi di laurea.
Grazie a
tutti i soci volontari del G.A.Velzna che sono stati presenti sul campo, a
maggio e ottobre: tra questi ultimi, un ringraziamento particolare va a Chiara, socia e archeologa.
Una
menzione d’onore agli uomini e, soprattutto, alle donne presenti ad ottobre che
con tenacia e forza fisica sorprendente sono riusciti a “muovere le montagne”.
Quel che si trova nell'effetto era già nella causa
(Hernri-Louis Bergson)
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